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Il Valore Protettivo della Paura: Comprendere e Accogliere

Le paure sono conservative: ci vengono donate per preservare la nostra vita. Ci avvertono dei pericoli, come il rischio di cadere in un burrone, aiutandoci a evitare situazioni pericolose. Ma cosa succederebbe se avessimo così tanta paura da non riuscire a evitarlo o, al contrario, se non avessimo paura e ci buttassimo senza riflettere?

Cosa significa davvero affrontare le nostre paure?
Significa gettarci nel burrone o valutare con consapevolezza un modo sicuro per attraversarlo? Restare sempre al di qua è una scelta conservativa, ma se il nostro obiettivo fosse evolutivo?

Affrontare le paure non significa combatterle o eliminarle, ma imparare a guardarle in faccia, accettarle e persino farci amicizia. Io amo la formula:
“Accolgo, amo e ringrazio la paura di…”

Perché farlo?
Prima di tutto, per riconoscere il valore protettivo della paura. Ogni paura nasce per proteggerci dai pericoli, dal rischio e dalla morte. Ringraziarla, accoglierla e amarla non significa darle potere su di noi, ma riconoscerne l’intenzione.

Quando facciamo amicizia con le nostre paure, la nostra mente si rilassa. Anche l’amigdala, la piccola ghiandola del cervello responsabile di attivarci nei momenti di lotta o fuga, può finalmente riposare. Questo riposo è essenziale: quando l’amigdala è tranquilla, possiamo accedere a tutto il nostro potenziale mentale. Al contrario, se restiamo bloccati nella modalità “lotta, scappa o nasconditi”, utilizziamo solo una piccola parte del cervello. Che spreco di risorse!

Immagina di avere un cervello pienamente accessibile: quanto più potresti fare, pensare, creare?

Come iniziare?
Accogli, ama e ringrazia le tue paure..
È difficile? Forse all’inizio, ma basta un po’ di attenzione e introspezione. Ascoltati, riconosci i segnali della paura e, invece di farti guidare da essa, comincia a dirigere la tua mente verso la libertà.

Prova.
E scoprirai che le tue paure non sono ostacoli, ma alleate per crescere.

Ripeti : Accolgo Amo e Ringrazio la paura di (metti la tua) per ogni tua paura e ascolta dopo alcune ripetizioni cosa succede dentro di te. Ripetilo fino a che l’amigdala si quieta e raccontami, se vuoi, cosa succede dentro di te.

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