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L’importanza dell’emisfero sinistro nella leadership personale

È se usassi il mio emisfero sinistro?

In quanti siamo dei “sinistri corretti” nel mondo?
La maggior parte di noi, probabilmente.

Hamer afferma che i mancini corretti, o auto-corretti, per adattarsi alla “normalità” non sono lupi alfa per natura, ma hanno il potenziale per esserlo. Questo perché l’emisfero sinistro del cervello è così malleabile da poter apprendere nuove capacità e atteggiamenti. Possiamo essere sia parte di un branco che leader, ma il vero significato di essere leader parte da noi stessi.

Cosa vuol dire essere leader di sé stessi?
Significa essere presenti a sé stessi, riconoscere il momento in cui agire e sapere quando invece lasciar fluire le cose. È un equilibrio sottile, ma potente.

Penso alla dinamica tra l’acqua e la terra: la terra contiene l’acqua, ma le permette di scorrere. Questa immagine per me rappresenta l’essenza dell’uomo contenuto da Dio e lasciato libero di vivere. Eppure, spesso ci sentiamo come acqua che scorre irrequieta, in balia degli eventi, perdendoci nel flusso.

Quante volte desideriamo fermare tutto, controllare ogni cosa? Sentiamo il flusso dei nostri pensieri come un ruscello di montagna che corre all’impazzata così fuori controllo che, a volte, per paura, vorremmo congelarlo. La paura ci tiene in ostaggio e spesso ci fa chiudere gli occhi sperando che questo flusso impetuoso si fermi da solo.

Ma ci siamo mai fermati a riflettere sulla terra che ci sostiene?
La terra ci raccoglie, ci accoglie e ci dona un alveo in cui scorrere. Come Dio lei ci offre stabilità, anche quando la nostra corsa sembra impazzita. Spesso siamo così concentrati sulla foce, sull’obiettivo finale, da dimenticarci della sorgente.

E se ci fermassimo un attimo a guardare?
E se riconoscessimo che non siamo solo acqua, ma anche parte di quel sentiero che ci guida? Forse troveremmo una nuova consapevolezza: quella di essere acqua e terra insieme, uniti in un equilibrio divino e naturale.

Così se ci permettessimo di usare tutto il nostro cervello potremmo finalmente essere leader di noi stessi.

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