Oggi parliamo di connessione cosciente.
Tutti sanno che è facilissimo cadere nell’oblio quotidiano ed è altrettanto facile rientrare nella routine, nel viaggio della “normalità,” dimenticandoci i buoni propositi e lasciando che le giornate trascorrano senza direzione. L’abitudine è una delle nostre grandi caratteristiche: ci permette di svolgere azioni senza dover pensare a ogni singolo movimento. Se, per esempio, dovessimo riflettere su come muovere ogni muscolo per camminare o portare il cibo alla bocca, ci risulterebbe impossibile dedicare il nostro tempo a qualsiasi altra cosa.
Ci sono persone che, purtroppo, devono pensare a ogni movimento, e per loro anche il più piccolo gesto è una conquista e un ringraziamento. Per la maggior parte di noi, però, il corpo si muove quasi automaticamente, permettendoci di concentrarci su altre attività: procurare il cibo, cucinarlo, prenderci cura dei nostri cari, difenderci dai pericoli, creare, innovare. Ed è proprio per questo che il nostro corpo sviluppa delle abitudini: sono strumenti potenti che ci aiutano a risparmiare energie, donandoci la possibilità di dedicarci ad altro.
Ma cosa succede quando le abitudini sono sane? Diventano una grande opportunità per vivere meglio. Pensiamo, per esempio, a quanto è prezioso un po’ di movimento quotidiano, dedicare tempo alla lettura, nutrirci bene, meditare, pregare, mantenere pensieri positivi e condividere parole gentili con chi ci circonda. Queste sane abitudini possono trasformare la nostra vita, migliorando ogni nostro giorno e quello di chi ci è accanto.
Eppure, spesso queste abitudini non sono così radicate in noi, non abbastanza forti da resistere al passare del tempo o allo stress della vita moderna. Basta un attimo per cadere nell’oblio, per dimenticare di vivere intenzionalmente, di creare qualcosa di nuovo e di bello ogni giorno.
È vero: basta poco per perdersi, ma basta altrettanto poco per ricominciare.